Gay: un destino o un condizionamento?

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_Effy_
view post Posted on 7/5/2009, 20:00




Il mio "sempre" non si riferiva a periodi così lontani. Non si può comprendere la sessualità di un bambino semplicemente perché non ce l'ha o, meglio ancora, è una sfera decisamente diversa di sessualità: scopre il proprio corpo, ma non vi è attrazione tra due soggetti, né dello stesso sesso, né del sesso opposto.

Il mio "sempre" è da intendersi come un "da quando un soggetto sviluppa la propria sessualità", ecco.

E comunque, io credo che l'attrazione sia un fatto di chimica, non mentale. Perché per quanto io possa essere stata condizionata da un ambiente del tutto "filo-eterosessuale" provo quasi ribrezzo all'idea di fare sesso con la maggior parte degli uomini che conosco. A questo punto, quindi, vi domando: come può una persona che non ha ricevuto stimoli omosessuali attraverso alcun canale "diventare" omosessuale?

In una relazione contano molto i sentimenti, però per quanto riguarda l'attrazione fisica io ritengo che ci sia in ballo una forza naturale come la chimica. E pertanto l'ipotesi del condizionamento culturale è errata, dal mio punto di vista, perché se attrazione è per me natura, allora anche omosessualità in quanto attrazione per un corpo con le mie stesse caratteristiche è natura. Spero di essermi spiegata adeguatamente.

CITAZIONE
Immagino che non tutti inizino a provare attrazione verso altre persone alla stessa età, ma non si può certo dire che qualcuno la provi da sempre. Se questo è vero (altrimenti ditemi dove ho sbagliato il ragionamento), come si fa a sapere se si è etero/omosessuali dalla nascita?



Beh, se ci fosse una risposta certa per questa domanda non saremmo qui a discuterne, no? ^_^

Ad ogni modo, non ho mai detto che si possa comprendere se un bambino appena nato è omosessuale oppure no. Lo si può capire quando con gli anni sviluppa la propria identità sessuale, dopo aver esplorato il proprio corpo e compreso - non deciso - che è attratto da uno simile al suo oppure no.
 
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ghiaia
view post Posted on 31/5/2009, 16:30




Riporto un pezzo di una mia tesina, questo riassunto è preso da un libro di Allan & Barbara Pease "Perché le donne non sanno leggere le cartine stradali e gli uomini non si fermano mai a chiedere?" ( 2001, Sonzogno Editori).
Devo fare una piccola premessa: la neurologia ha dimostrato che a causa della nostra evoluzione il cervello femminile e il cervello maschile lavorano in modo DIVERSO e a diverse aree cerebrali corrispondono funzioni diverse; da qui alcune conseguenze (che vengono considerati stereotipi): le donne parlano di più degli uomini, gli uomini guidano meglio delle donne ecc...

[...]"gli ormoni ci influenzano anche prima dalla nascita ed è stato scoperto che incidono nell'orientamento sessuale: sei-otto settimane dopo il concepimento un feto maschio (XY) riceve una prima dose massiccia di ormoni maschili atti a formare i testicoli, e una seconda destinata a trasformare la struttura cerebrale da femminile a maschile. Se il feto non riceve le giuste dosi possono verificarsi due casi: un bambino nasce con una struttura cerebrale più femminile che maschile, oppure può nascere un bambino dotato di struttura cerebrale completamente femminile e con genitali maschili; il primo bambino raggiunta la pubertà è molto probabile che diventi omosessuale, il secondo sarà un transessuale poiché biologicamente appartenente al sesso maschile ma consapevole di essere di quello opposto. Se il feto è femminile (XX) ma il cervello viene configurato dall'ormone maschile, nascerà una bambina con orientamento cerebrale maschile, è probabile che diventerà lesbica raggiunta la pubertà."


Il libro aggiunge anche che ovviamente il contesto sociale, familiare e culturale influenzano in maniera marginale, quindi l'orientamento sessuale è già "segnato". Faccio un po' di pubblicità: leggete questo libro, anche perchè spiega in modo più dettagliato e alla luce di altri capitoli precedenti.

Per quanto riguarda il mio punto di vista: io credo che il nostro orientamento sessuale sia già "direzionato" alla nascita, poi vuoi per la situazione familiare, le comitive frequentate o vuoi per la società in cui si vive una persona comprende le proprie inclinazoni. Ci possono volere settimane, mesi o anche una vita intera, però secondo me l'orientamento è quello e non si può cambiare.
Mi spiego meglio con una metafora...
Una persona può farsi bionda quanto vuole ma se è mora, la radice non diventa bionda e non lo diventerà mai e mora rimane.
 
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*Gley*
view post Posted on 1/6/2009, 16:49




Beh,devo dire che la citazione che hai riportato è davvero interessante, andrò a cercare il libro.
Ma dice qualcosa riguardo la bisessualità?
 
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ghiaia
view post Posted on 1/6/2009, 23:26




CITAZIONE (*Gley* @ 1/6/2009, 17:49)
Beh,devo dire che la citazione che hai riportato è davvero interessante, andrò a cercare il libro.
Ma dice qualcosa riguardo la bisessualità?

Guarda il libro non parla solo di questo, questo argomento è un capitolo. In linea generale si tratta di cervello "maschile" e cervello "femminile"; non parla molto di bisessualità, però c'è un test all'interno del libro che ti fa capire l'orientamento cerebrale, in breve se un uomo ha un cervello molto "femminile" molto probabilmente egli sarà gay, viceversa per una donna; ma se un uomo o una donna si trovano a metà (di una data scala di valori) significa che hanno un cervello diciamo "metà e metà", quindi sarà probabilmente bisessuale. Ovvio che poi l'eccezione conferma la regola.

PS: se volete posso postare il test da qualche parte...
 
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*Gley*
view post Posted on 1/6/2009, 23:30




Direi che puoi postarlo direttamente qui, magari però con un allegato.
 
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view post Posted on 6/2/2010, 06:23
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“Gay si nasce e non si diventa”. A rilanciare la tesi è uno studioso belga, Jacques Balthazar, docente all’università di Liegi. Per Balthazar, autore di un libro sul tema, l’omofilia è da ricercare nella biologia degli individui: non c’entrano le attitudini dei genitori o le decisioni dei soggetti interessati. E l’omossessualità non è una malattia, una perversione o una devianza.

www.gaynews.it/view.php?ID=83990
 
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view post Posted on 27/7/2011, 15:32
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Io non credo né che si nasce né che lo si diventa.
Nascere gay implicherebbe che c'è qualcosa che ci rende etero o omosessuali come una sorta di "accendi/spegni" però, se così fosse, ci sarebbe anche un modo per rendere l'omosessualità e l'eterismo reversibili, ma fino ad adesso non mi pare che abbiano trovato un modo per farlo XD
E poi com'è che si fa a nascere gay? è qualcosa nel cervello? Qualcosa nel dna? Però, se fosse così, allora ha ragione la Chiesa a dire che è una malattia. Una malattia bellissima e innocua, a mio parere, ma pur sempre qualcosa di curabile, per questo penso che non si possa nascere gay.
Ma non si può nemmeno diventare gay. Almeno non nel senso che un giorno ti svegli e scopri che ti piacciono le persone del tuo stesso sesso.
Secondo me è una cosa graduale, che proviene sia dall'esterno sia da dentro di te. è qualcosa che magari viene "deciso" fin dal tuo primo anno di vita e si sviluppa man mano nel corso della vita, ma vi giuro, non so dire come.
Questa domanda è quello che ogni persona interessata a questo argomento si pone e se non si è ancora trovata una risposta un motivo c'è XD
comunque secondo me è più facile diventarlo che nascerci. Io per esempio lo sono diventata. Ok, già prima avevo una tendenza molto forte, ma mi sono convinta solamente quando un ragazzo che mi piaceva molto mi ha fatto una cosa orribile. Da quel giorno non riesco più ad essere toccata dagli uomini...e poi è stato anche quando ho incontrato la donna della mia vita.
Insomma, per me è successo così, ma c'è gente che assicura che sia omosessuale da sempre. Diciamo che la domanda è difficile.
 
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view post Posted on 4/8/2011, 01:51
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Il problema del termine "malattia" è la connotazione dispregiativa che porta.
Il disturbo d'identità di genere è considerata a tutti gli effetti una malattia psichiatrica, ma la cura è proprio quella di modificare il corpo della persona per renderlo compatibile con la mente dello stesso e non viceversa.
Ma anche se fosse genetico, comunque, non è detto che sarebbe definibile come una malattia: moltissime nostre caratteristiche dipendono dalla genetica, ma non sono tutte malattie.
Comunque la scienza ci darà una risposta certa in futuro, e allora sarà più facile vincere l'omofobia
 
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22 replies since 30/12/2008, 11:43   283 views
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