L'omosessualità nelle varie religioni

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view post Posted on 13/2/2009, 08:37
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Homo Gothikus Industrialis

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Con l'aiuto di wikipedia ho cercato di riassumere (ma ho riassunto veramente tanto, sennò non si finiva più) come viene vista l'omosessualità nelle diverse religioni. Spero che venga un bel lavoro, perchè mi sembra molto interessante un confronto tra culture e mentalità.
Per chiunque volesse approfondire, buttate un occhio su wikipedia.

Omosessualità e Cattolicesimo:

Secondo l'interpretazione della Chiesa cattolica, nella Bibbia ad essere condannato non è l'orientamento omosessuale, ma l'atto omosessuale, «abominio» in quanto contrario alla «legge naturale» e dunque precludente al dono della vita.
Ovvero, l'orientamento omosessuale di una persona è "accettato" perchè essendo qualcosa che l'uomo sente viene considerato pre-morale, mentre l'atto è condannato, perchè nella bibbia è scritto fra i comandamenti di non commettere atti impuri, overo che il sesso ha il solo scopo di procreare (teoricamente gli etero sono "impuri" tanto quanto gli omo, visto che spesso e volentieri gli etero se ne guardano bene dal procreare).

Omosessualità e Chiesa Ortodossa

Nella teologia ortodossa il matrimonio è benedetto sotto la garanzia del vero amore, e benchè durante la funzione si dica "L'uomo deve amare sua moglie come Gesù ha amato la sua Chiesa" tale garanzia può essere vista come non appartenente alla sola realtà eterosessuale.
In realtà sono molti fra i laici e nel clero a considerare l'omosessualità un grave peccato.
Negli USA ci sono stati e continuano ad esistere un gran numero di gruppi di sostegno a favore dell'omosessualità all'interno della Chiesa, specificamente per la comunità gay e lesbo. Un gruppo di questo tipo è Axios. In alcuni casi, membri simpatizzanti del clero hanno celebrato un rito di unione per coppie gay.

Omosessualità e Vecchi Cattolici

Nella Chiesa dei Vecchi Cattolici ci sono le benedizioni delle coppie omosessuali e il sacerdozio è aperto anche ai gay.

Omosessualità e Protestantesimo

In Italia alcune denominazioni (es. Evangelisti e Pentacostali) ritengono l'omosessualità sicuramente un peccato e chiamano quindi gli omosessuali, o almeno coloro che intendano entrare a far parte di queste chiese, a rinunciare al loro orientamento sessuale.
Altre chiese, soprattutto i Luterani e le chiese riformate, hanno un orientamento più aperto, seppure sia raro che vengano prese posizioni ufficiali; il dibattito sulla benedizione di coppie omosessuali e sull'ammissione al ministero pastorale di persone dichiaratamente omosessuali è ancora aperto.
Tra le confessioni più disponibili al dialogo e ad un atteggiamento accogliente ci sono invece le chiese valdese e metodista e le chiese battiste che aderiscono all'UCEBI. Queste due confessioni hanno affermato ufficialmente che "l'essere umano è fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e ogni relazione umana d'amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, è sostenuta dalla promessa di Dio", ovvero hanno invitato a sostenere iniziative per i diritti civili delle persone e delle coppie discriminate sulla base dell'orientamento sessuale.

Negli USA stanno crescendo le chiese aperte agli omosessuali, come le Indipendent Catholic Churches, gli Episcopali, gli Anglicani, presso i Metodisti è aperto il dibattito sulle unioni omosessuali mentre nelle chiese battiste ci sono dei disaccordi.
Esistono organizzazioni di ispirazione cristiana ( in grande maggioranza protestanti) che offrono corsi che, secondo quanto esse affermano, sarebbero in grado di modificare l'orientamento sessuale.
Tra le molte chiese protestanti esistono le "chiese gay", come la Metropolitan Community Church e la Universalist Church.

Omosessualità e Ebraismo

Nel libro del Levitico l'omosessualità è vista come un "abominio" punibile con la pena capitale, anche se oggi non esiste nessun tribunale rabbinico che possa infliggere la sentenza prevista.

Gli ebrei ortodossi sono comunque abbastanza chiusi, ma il documentario di Sandi Simcha Dubowski Trembling Before G-d (2001) ha documentato la lotta degli ebrei gay ortodossi contro il tradizionale rifiuto dell'omosessualità. Il documentario è stato mostrato in diverse sinagoghe ortodosse moderne e ha stimolato il dibattito sula possibilità di una maggiore accettazione dell'omosessualità all'interno della società ortodossa.

Gli ebrei conservatori ha una visione più liberale, ma vieta l'ordinazione rabbinica e i matrimoni ed unioni civili tra omosessuali.
L'Assemblea Rabbinica ha emanato un documento che dichiara che l'immagine divina viene riflessa da ogni essere umano, di qualsiasi orientamento sessuale e dichiara che, nonostante la tradizione sia sempre quella eterosessuale, gli omosessuali hanno la piena parità di diritti, condanna la violenza contro i gay e lesbiche.
Anche se la posizione ufficiale del movimento conservatore è che le relazioni omosessuali sono una violazione della legge ebraica, il movimento generalmente non vede tali violazioni come più o meno serie rispetto ad altre, che molti dei suoi membri potrebbero violare (ovvero tutti gli altri peccati).

Omosessualità e Islam

Il concetto di orientamento sessuale non esiste nella legge islamica, dove però è vietato il rapporto anale (sia con uomini che con donne).
Infatti orientarsi sessualmente significherebbe chiudersi in una visione fisica della vita a discapito di quella spirituale (tutti gli spiriti sono uguali, senza distinzione di sesso, razza, condizione economica ecc...).
Il rapporto anale invece viene visto come atto di sottomissione, e nessun essere umano può sottometterne un altro.
Gli uomini "colpiti" dal desiderio di essere penetrati da altri uomini sono considerati portatori di una malattia dello spirito.
Almeno in passato l'omossessualità era punita solo se "consumata".

Nell'Islam sunnita l'omosessualità viola le leggi, e ci sono varie teorie: la scuola hanafita non considera adulterio i rapporti omosessuali, e lascia la pena a discrezione del giudice, la scuola malikita dice che se si scopre che qualcuno (sposato o non) ha avuto rapporti omosessuali dovrebbe essere punito con la pena riservata agli adulteri, L'Imām Shāfiʿī considera il sesso omosessuale come il sesso prematrimoniale, quindi se si scopre che una persona sposata ha avuto rapporti omosessuali viene punita come un adultero (lapidato a morte), e una persona non sposata viene punita come fornicatore (frustato), la scuola giafarita dice che qualsiasi persona colpevole di aver commesso atti omosessuali deve essere punita come un adultero.
(Da ricordare che la pena di un adultero richiede che ci siano quattro testimoni perché possa essere eseguita).

Il Corano dice chiaramente che i rapporti omosessuali sono proibiti.

Attualmente però rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in sette nazioni islamiche: Arabia Saudita, Iran, Mauritania, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen.

Omosessualità e Buddhismo

In genere il buddhismo critica l'attaccamento al sesso senza fare particolare distinzione tra quello eterosessuale e quello omosessuale.
La condanna di alcune scuole buddhiste dell'omosessualità per i laici è uno sviluppo del tardo buddhismo che non trova a sua giustificazione basi scritturiali nei canoni antichi. Alcuni esponenti del buddhismo in Asia hanno accettato e addirittura esaltato l'omosessualità. Presso alcune scuole invece si considera qualsiasi attività sessuale, per quanto legittima, fonte di attaccamento, illusione e sorgente di sofferenza, per cui si esorta ad una vita moderata o all'astinenza sessuale a prescindere dalle proprie inclinazioni.

In Cina l'omosessualità non esclusiva era permessa e ampliamente praticata (non esclusiva credo significhi l'essere bisessuali sposati con qualcuno dell'altro sesso ma avere rapporti con qualcuno del proprio sesso).

Le culture dell'India, del Tibet, della Cina, dell'Asia Sud-orientale e del Giappone, aree dove il Buddhismo era o è tuttora una delle religioni principali, storicamente non si sono mai preoccupate del tipo di attività sessuale o dell'oggetto del desiderio dei loro credenti.
Jodo Shinshu, la forma prevalente di Buddhismo in Giappone, dice che "non c'è una differenza di base tra eterosessualità ed omosessualità". In accordo con questo principio offre riti religiosi per coppie omosessuali. Questa tradizione di accettazione delle relazioni omosessuali risale al Giappone antico, interrompendosi brevemente solo all'inizio del 900 (quando le nazioni occidentali suggerirono un divieto).

Il Dalai Lama, massima autorità del Buddhismo tibetano ha preso parte contro i pregiudizi contro gli omosessuali, ma contemporaneamente ha adottato una visione della religione contraria al sesso senza finalità procreativa. Comunque, ha anche detto che dal "punto di vista della società," le relazioni omosessuali possono essere di "beneficio reciproco, gradevoli e inoffensive", pur non chiarendo come una relazione omosessuale possa trascendere dal sesso in sé.

Omosessualità e Induismo

Da una parte, l'omosessualità è presente in testi religiosi e filosofici vedici, quali il Rig Veda ed in numerose sculture e dipinti, d'altra parte, ufficialmente in India l'omosessualità è un reato (legge del 1860, chiaramente Vittoriana e quindi occidentale).
Nella tradizione religiosa induista non vi è traccia di condanna e biasimo nei confronti dell'omosessualità, fino al XIX secolo, durante il quale diventa evidente l'influenza culturale britannica. Infatti nel Kama Sutra sono descritti sia il lesbismo che l'omosessualità maschile (in particolare per quel che concerne i rapporti orali), in rispetto della considerazione che "in tutto ciò che concerne l'amore, ognuno deve agire in accordo con i costumi del proprio paese e con le proprie inclinazioni" (Kama Sutra, cap. IX)
Quindi attualmente la condizione omosessuale in India è ambivalente. Alcuni brahmana si rifiutano di celebrare matrimoni tra uomini o tra donne, anche se non mancano i casi, documentati dalla stampa indiana, di matrimoni regolarmente celebrati e di coppie omosessuali che vivono insieme apertamente, in modo tradizionale.

Omosessualità e Taoismo

La tradizione taoista sostiene che gli uomini abbiano bisogno dell'energia femminile, e viceversa, al fine di ottenere equilibrio, completamento e trasformazione. Si pensa che queste energie possano essere meglio ottenute attraverso relazioni eterosessuali. Una manifestazione omosessuale è di solito scoraggiata dato perché si crede non porti alla realizzazione umana. Comunque, l'omosessualità non è espressamente condannata dagli scritti sacri, il Tao Te Ching e lo Zhuangzi.
L' omosessualità è spesso vista come l'unione di due yin o due yang, e perciò sbilanciata. Le persone che hanno relazioni omosessuali o che intraprendono comportamenti sessuali omosessuali sono considerati a rischio di pazzia.

Omosessualità e i Testimoni di Geova

Il rapporto fra omosessualità e Testimoni di Geova è legato all'approccio biblico che caratterizza questa congregazione che applica una lettura letterale ai testi sacri.
I Testimoni leggono nella Bibbia, sia nel Vecchio Testamento che nel Nuovo Testamento, la condanna netta dei rapporti omosessuali, considerano i precetti contenuti nella Bibbia come divini e, pertanto, non discutibili.



Concludo dicendo che vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nel leggere sin qui, dovendo fare una sintesi magari non tutto risulta chiarissmo, se così fosse comunque vi ho detto la fonte e se ne potrebbe comunque discutere.
 
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_Effy_
view post Posted on 15/2/2009, 20:28




E' tutto abbastanza chiaro, davvero... anzi, è molto interessante e da quello che emerge sembra che nella maggior parte delle religioni non siano additati tanto gli omosessuali quanto gli atteggiamenti omosessuali... che cosa strana... davvero ridicola! beh, però è anche vero che sono condannate tutte le manifestazioni sessuali non atte alla procreazione, perciò... forse si dovrebbe partire dall'inizio a modificare le cose...
 
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view post Posted on 16/2/2009, 04:19
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Solitamente l'omosessualità in passato era un "problema" più che altro maschile, o almeno così si riteneva. Ad esempio la regina Vittoria (non vorrei sbagliare ma mi sembra proprio lei) puniva l'omosessualità maschile ma non quella femminile, perchè secondo lei non esisteva.
Detto ciò, credo che tutto nasce dal fatto che una volta l'igene personale era molto più trascurata di adesso, quindi il sesso anale portava molte più malattie.
Tutt'ora si consiglia di usare il preservativo nei rapporti anali anche se entrambi i partner non hanno malattie veneree, perchè c'è il rischio di infezioni batteriche.
Ovviamente dubito che nelle antiche tribu in palestina si sapesse delle infezioni batteriche, ma forze qualcosa l'avevano intuita.
Questa ovviamente è una mia teoria, non sò quanto possa essere corretta.
Ma in India, ad esempio, questa discriminazione è nata dopo il colonialismo, anche perchè facendo parte dell'Impero Britannico l'India doveva sottostare alle leggi vittoriane che sappiamo erano molto restrittive e ancora esistono in diversi paesi che furono conquistati (ad esempio il sesso anale anche fra un uomo e una donna è vietato in diversi paesi).
 
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bisbill
view post Posted on 22/12/2009, 17:42




Wow...

..interessante...molte di queste cose nn le sapevo..

 
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3 replies since 13/2/2009, 08:37   3127 views
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