Asilo politico per i gay? La Corte Suprema inglese è favorevole

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view post Posted on 14/7/2010, 13:12
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Homo Gothikus Industrialis

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In varie parti del mondo l’omosessualità è ancora oggi considerata una grave vergogna per la società, e pertanto le persone omosessuali rischiano gravi ripercussioni solo per il proprio orientamento. Ripercussioni che vanno dalla aggressioni omofobe fino addirittura alla pena di morte permessa e incoraggiata dalla legge. Non di rado alcune persone appartenenti alla comunità lgbt si sono viste costrette a scappare dal loro Paese di origine, per cercare un posto sicuro dove vivere in piena libertà, e da adesso in poi, quel posto sicuro potrebbe essere l’Inghilterra, grazie ad una decisione della Corte d’Appello.

La Corte Suprema britannica ha deciso di prendere in esame due casi precedentemente archiviati, quello di un omosessuale del Camerun e di uno proveniente dall’Iran, dove la società è davvero spietata con le persone omosessuali, che possono essere condannate anche alla pena di morte. Entrambi gli immigrati gay erano stati malmenati, picchiati e discriminati nei loro Paesi, ma nonostante questo l’Inghilterra aveva rifiutato loro l’asilo politico.

Adesso la Gran Bretagna sembra pronta a prendere in riesame le due richieste. Un bel passo avanti per l’Inghilterra, ma è un passo che è stato fatto solo dopo una serie di polemiche legate alle richieste di asilo politico da parte di immigrati omosessuali. Uno studio del gruppo Stonewall aveva fatto emergere un dato sconcertante: il 98% delle richieste di asilo per motivi legati alla sessualità vengono rifiutate alla prima istanza.

È il caso dell’attivista lesbica iraniana di nome Kiana Firouz, attrice che nel suo Paese rischiava davvero grosso, e che è riuscita ad conquistare l’asilo politico solo lottando per ottenerlo. Le persone omosessuali che subiscono delle ripercussioni nel loro Paese erano state invitate dal governo britannico a vivere con più discrezione la propria omosessualità.

Chissà se queste stesse persone vorrebbero mai vivere in un posto dove non possono abbracciare o dare un bacio alle loro mogli, dove verrebbero frustati o addirittura uccisi per aver stretto la mano alla donna che amano. Chissà cosa penserebbero se qualcuno dicesse loro di cercare di vivere con più discrezione la loro eterosessualità.

Il legale dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ ONU, Alexandra McDowall, ha ribattuto che “le persecuzioni non cesseranno di esistere solo perché le vittime resteranno in silenzio per evitare che vengano prese misure restrittive o condanne a morte contro di loro”. Tra l’altro, invitando le persone omosessuali a nascondere il proprio orientamento, si costringono queste persone a vivere sotto il solito ed ormai insopportabile velo di segretezza, un velo che nel 2010 sembra ancor più pesante che in passato.

http://www.gaywave.it/articolo/asilo-polit...vorevole/13609/
 
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