Posts written by FutureRovine

view post Posted: 8/6/2010, 20:15 Gay Pride 2010: tutte le date italiane - News
Da Bologna per Napoli O.O? In autobus?? Ma è un suicidio!!!
Non ha più senso farli da Bologna per Milano?
view post Posted: 8/6/2010, 12:05 Gay Pride 2010: tutte le date italiane - News
In effetti è strano che in una città come Bologna non ci sia nulla... bho, prova a informarti in rete...
view post Posted: 7/6/2010, 16:48 Diritti dei gay, male l'Italia, gli svedesi i più "omo-friendly" - News
E' LA SVEZIA il Paese più gay-friendly d'Europa, che garantisce, a livello legislativo, parità di trattamento alle persone omosessuali, oltre a fornire valide tutele normative contro l'omofobia. Con i suoi 10 punti (su un massimo di 10), guida una classifica redatta dalla Ilga Europe 1 (il ramo europeo della International lesbian and gay association). Per stilare questa vera e propria mappa dei diritti umani riconosciuti alla comunità omosessuale, e denominata Rainbow Europe Country Index, si è tenuto conto della legislazione vigente nei singoli Paesi. L'Italia si colloca nella fascia delle nazioni più omofobe: è ai livelli di Georgia e Serbia (qui, nel 2009, il governo cancellò all'ultimo momento il Gay Pride). "Siamo un Paese omofobo, e questi dati non mi stupiscono affatto", osserva Paola Concia, deputata del Pd.

Nell'elaborare questa classifica, l'associazione europea che si batte per i diritti delle persone omosessuali e transessuali, ha assegnato un punto a ogni Paese per ognuna delle seguenti occorenze: quando la legislazione tutela la discriminazione per motivi di orientamento sessuale. Quando si riconoscono le unioni tra persone dello stesso sesso. Quando si garantiscono i diritti genitoriali tra partner dello stesso sesso. Quando si giudica l'omofobia in quanto espressione di odio e criminalità. Punti negativi, invece, vengono assegnati nel caso di legislazioni che vietino ancora gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso o che violino i diritti delle persone gay e lesbiche di riunione pacifica e libertà di associazione.

La liberale Svezia è l'unica ad aver raccolto tutti i punti disponibili, seguita (a nove punti), da Belgio, Olanda, Norvegia, Spagna. Terzi classificati, con otto punti, Islanda e Regno Unito. L'Italia, ferma ad appena un punto, è in fondo alla classifica, in decima posizione: a farle compagnia ci sono Georgia, Grecia, Malta, Montenegro, Serbia. Peggio del Belpaese hanno fatto la Città del Vaticano e la Polonia (ferme a 0 punti), la Bielorussia e la Turchia (-1 punto) e, infine, Russia e Ucraina (- 2 punti).

La mappa, che non tiene però conto dei diritti delle persone transessuali (su questo punto la Ilga sta lavorando ancora ad una raccolta dati esaustiva), conferma una dura relazione presentata nel marzo dello scorso anno dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA): secondo quel documento l'Italia risultava per numero di abitanti, il Paese con il più alto tasso di omofobia sia sociale che politica e istituzionale. L'indice dell'Ilga, tra l'altro, non prende in esame le frequenti aggressioni omofobe che si registrano a livello nazionale, adottando esclusivamente un approccio di tipo legislativo. L'unico punto che l'Italia si è aggiudicato, è stato merito del recepimento di una direttiva europea, che tutela le persone omosessuali sul luogo di lavoro.

"Inutile negare che siamo un Paese omofobo", dice a Repubblica.it Concia. "All'estero siamo visti come i vecchi Paesi dell'Est. In pratica, i miei colleghi deputati di Francia e Germania ci considerano allo stesso livello dei nuovi ingressi nell'Unione euopea. Non mi stupisce il fatto che siamo in una posizione così bassa". La Concia ricorda anche il travagliato cammino della proposta di legge contro l'omofobia, di cui lei stessa è la relatrice: "Se ne discute dal 10 dicembre in commissione Giustizia. La Lega ha già fatto sapere di essere contraria. Cosa farà il Pdl? Ora dovrà giocare a carte scoperte, e dire da che parte sta realmente".

"L'Italia dimostra di non essere realmente entrata a far parte dell'Unione europea", osserva invece Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. "Da troppo tempo si fanno solo valutazioni di natura economica, mentre il passaggio nell'Unione dovrebbe tenere conto di questioni sociali e politiche. Siamo di fronte ad un problema, dal punto di vita del riconoscimento dei diritti gay. Un problema della classe politica italiana, che è più indietro della società che rappresenta. Tra i Paesi fondatori dell'Unione europea", continua Patanè, "l'Italia è l'unica ad essere priva di una legge sulle coppie omosessuali e una legge contro l'omofobia e la transfobia".

Stefano Bucaioni, responsabile affari internazionale di Arcigay, fa notare come già il dipartimento esteri americano, nel suo rapporto annuale sui diritti umani, abbia messo in luce l'omofobia tutta italiana: "In quel rapporto, che prendeva in esame anche la aggressioni verso i gay, si evidenziava l'assenza di una legislazione contro l'omofobia".

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/0...iendly-4603151/

Ma bene... siamo sempre tra i migliori, eh?
Tanto ci sbattono fuori dall'UE, è solo questione di tempo... che vergogna...
view post Posted: 6/6/2010, 15:18 "Non ti avevo nemmeno notato" - Cultura Omosessuale
Speriamo che sia un bel fumetto... la trama sembra buona
view post Posted: 6/6/2010, 15:16 la "svolta lesbica" di Ellen Page - Cultura Omosessuale
Non c'è una data indicativa sull'uscita del film? Sembrerebbe interessante...
view post Posted: 6/6/2010, 15:15 Veronica Ciardi e Sarah Nile in un corto lesbo - Cultura Omosessuale
Il problema non è tanto come vengono viste le lesbiche, ma come viene vista la donna in generale, cioè un semplice oggetto sessuale.
view post Posted: 6/6/2010, 12:29 E' morto Peter Orlovsky, l'amore beat di Ginsberg - News
Un po' alla volta, quasi in punta di piedi, stanca di un mondo che ha smesso di ascoltarla, la "beat generation" si sta trasferendo in un'altra dimensione, o comunque si voglia definire il mistero dell'al di là. Domenica sera, in una clinica del Vermont, se n'è andato Peter Orlovsky, che unì il suo nome a quello di Jack Kerouac, di William Burroughs, di Gregory Corso e degli altri protagonisti della grande stagione della controcultura americana. Ma che, nella vicenda dei "battuti e beati", resterà per sempre come colui che fuse il suo percorso esistenziale e poetico con quello del più grande esponente del movimento letterario che sconvolse l'America tra anni 50 e 60, Allen Ginsberg, l'autore dell'Urlo.

Come Ginsberg, anche Orlovsky è stato stroncato da un tumore all'età di 76 anni. L'annuncio della scomparsa è stato pubblicato dal blog del Los Angeles Times. Ma la causa della fine è davvero un misero dettaglio. Perché Peter e Allen, assieme alla poesia, alla provocazione e alle idee, portarono sotto i riflettori dell'America anche il loro amore. La prima conclamata relazione gay, un'unione durata oltre trent'anni, fino al 1997, quando Ginsberg se ne andò all'età di 71 anni.

Si erano conosciuti nel 1954, quando Ginsberg, 28enne e non ancora una celebrità, vide nell'appartamento del pittore Robert La Vigne a San Francisco un quadro che ritraeva un uomo nudo, disteso su un divano, un mazzo di cipolle ai piedi. Era Peter. La Vigne fece incontrare i due e da quel momento Orlovsky divenne amante e segretario di Ginsberg, viaggiò per il mondo assieme a lui (in particolare in Marocco e India, dove abbracciò la fede buddista) in un rapporto vero, forte, eppure pienamente aperto. Fernanda Pivano la definì una relazione che "bruciava di amore e poesia".

La stessa Pivano, testimone e instancabile divulgatrice dell'epopea beat, raccontò che il 3 febbraio 1955 Orlovsky accettò il voto nuziale proposto da Ginsberg: l'impegno a possedersi e donarsi l'un l'altro fino a che non fossero andati insieme in Paradiso. Nel suo diario Ginsberg spiegò il voto in un lungo soliloquio in cui delineava l'equilibrio della coppia come basato sulla sua personale posizione di "maestro dei libri", mentre Peter era il "maestro del sesso".

"Maestro del sesso" ma anche poeta, Orlovsky, autore di una decina di raccolte. Tra le sue opere figurano Clean Asshole Poems and Smiling Vegetable Songs, Dear Allen, Ship will land Jan 23, 58, Lepers Cry, Straight Hearts' Delight: Love Poems and Selected Letters (con Ginsberg). Le sue poesie più significative sono state raccolte nel 1977 dalla City Lights Books, la casa editrice del "beat" Lawrence Ferlinghetti.

In realtà, il sodalizio tra Orlovsky e Ginsberg resse alla prova del tempo e della vita soprattutto perché il collante più autentico fu la loro profonda amicizia. Perché Peter non poteva reggere il confronto con l'impatto culturale di Ginsberg. Quello scompenso fu forse la radice della sua depressione cronica. E forse anche dei suoi "cedimenti" al richiamo dell'eterosessualità. Ma Ginsberg tenne Peter sempre vicino a sé, nonostante la promiscuità e anche dopo la fugace relazione di Orlovsky con William Burroughs, che aveva conosciuto nel 1957 durante un viaggio a Tangeri.

Alla fine, la sofferenza, la depressione, lo squilibrio, lo scandalo dell'America perbenista, l'irritazione dei salotti culturali ortodossi, l'occhio vigile dei servizi segreti, tutto scolora di fronte alla bellezza della foto in bianco e nero che Richard Avedon scattò a Peter e Allen, nudi in un abbraccio capace di sfidare, forse più di ogni parola e di ogni invettiva, la coscienza sporca di qualsiasi tribunale morale.

http://www.repubblica.it/persone/2010/06/0...lowsky-4499557/

R.I.P. :(
view post Posted: 3/6/2010, 18:30 Ciao! - Presentiamoci ^^
Bhè, io ci speravo nella loro vittoria della champions l'anno scorso (anche perchè toni avrebbe promesso che sarebbe andato in giro per Monaco nudo, sarebbe stato un evento molto interessante XD), ma ho tifato anche quest'anno, se non altro con la speranza di non sentire mio fratello ronzarmi intorno dicendomi "zero tituli" ancora di più di quanto non faccia di solito XD
Oltre al calcio, altre passioni o hobby? qui siamo tutti molto curiosi!
view post Posted: 2/6/2010, 18:40 Ciao! - Presentiamoci ^^
Ciao!!! Ma sei simpatizzante del Bayern perchè hanno perso la finale? XD
Comunque, benvenuto tra noi! Spero ti troverai bene!!
view post Posted: 2/6/2010, 18:37 Gay Pride 2010: tutte le date italiane - News
Se stessi a milano o nei paraggi sì...
Qui da noi invece non organizzano nulla... :(
view post Posted: 2/6/2010, 13:20 Superman: Red Son - Libri e Manga

image



Superman: Red Son è una storia a fumetti scritta da Mark Millar e disegnata da Dave Johnson e Kilian Plunkett, pubblicata dalla DC Comics nel 2003 sotto l'etichetta Elseworlds, in tre albi formato "prestige".

Lo sceneggiatore Millar ha ideato la trama partendo dalla premessa «e se l'astronave che trasportava Superman fosse precipitata in Unione Sovietica?». Ha ricevuto ottime recensioni ed è stato nominato per l'Eisner Award del 2004 come migliore serie limitata. In Superman: Red Son il razzo che trasportava il piccolo Kal-El precipita in Ucraina anziché in Kansas, a causa di una piccola variazione della linea temporale originale (una manciata di ore); la rotazione della Terra ha infatti posto l'Ucraina nel percorso dell'astronave, invece del Kansas.

Invece di lottare per «La verità, la giustizia, e l'American Way», Superman è descritto nelle trasmissioni radio sovietiche come «Il campione degli operai, che non smette mai di combattere la battaglia per Stalin, il socialismo e l'espansione internazionale del Patto di Varsavia». La sua "identità segreta" (vale a dire il nome gli diedero i suoi genitori adottivi, l'equivalente del Clark Kent della realtà originale) è un segreto di Stato.

In questo racconto si mescolano versioni alternative dei supereroi DC con figure politiche reali come Joseph Stalin e John F. Kennedy. I poteri di Superman in Red Son sono illimitati come quelli che aveva durante la Golden Age, ovvero volo alla velocità della luce, una superforza senza limiti e una superintelligenza che gli permette, ad esempio, di imparare un lingua straniera in pochi minuti

http://it.wikipedia.org/wiki/Superman:_Red_Son

E' un bel fumetto, sicuramente un'idea originale questa versione di Superman... se vi capita leggetelo!
view post Posted: 2/6/2010, 13:11 Malawi: 14 anni carcere a coppia gay - News
Malawi: il presidente grazia coppia gay

LILONGWE (Malawi) - Il presidente del Malawi, Bingu wa Mutharika, ha concesso la grazia alla coppia gay che il 20 maggio scorso era stata condannata a 14 anni di prigione. La decision, è stata presa dopo un incontro fra il capo dello Stato e il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon «per motivi umanitari». «Questi ragazzi hanno commesso un crimine contro la nostra cultura, la nostra religione e le nostre leggi», ha commentato il presidente. «Ciò nonostante, in qualità di capo dello Stato, li perdono e chiedo il loro immediato rilascio senza condizioni. Ho fatto questo per motivi umanitari, ma questo non significa che io approvi questi fatti».

CASO - Il caso di Steven Monjeza, 26 anni, e di Tiwonge Chimbalanga, 20, aveva suscitato vive proteste nel mondo intero. I due erano stati arrestati il 27 dicembre scorso dopo le nozze simboliche. L’omosessualità è illegale in 37 Paesi africani. L'Uganda sta valutando un inasprimento delle pene, che comprenderebbe condanne fino all’ergastolo e la pena capitale per i recidivi.

http://www.corriere.it/esteri/10_maggio_29...44f02aabe.shtml
view post Posted: 2/6/2010, 13:07 Il gioco dei titoli - Musica
Living In A Lie --- Guano Apes
view post Posted: 31/5/2010, 19:24 Coppia gay aggredita alle Colonne - News
MILANO - Un'aggressione a sfondo omofobo ha avuto luogo sabato sera a Milano in pieno centro, in corso di Porta Ticinese, all’altezza delle colonne di San Lorenzo, a pochi giorni di distanza dall'episodio analogo avvenuto a Roma. A quanto riporta il sito di Gay.tv, due ragazzi gay in compagnia di due amiche sono stati aggrediti da tre giovani, dapprima con insulti («Ricchioni! Perché non ci lasciate le vostre ragazze?’»), e dopo un «acceso scambio di opinioni» anche a calci e pugni. Una delle due amiche, nel tentativo di sedare la rissa, ha ricevuto un ceffone in pieno viso. I quattro sono riusciti a divincolarsi e sono fuggiti via, mettendosi in salvo. L’identità dei tre aggressori è ancora sconosciuta, ma uno di loro, secondo quanto dichiarato dalle vittime a Gay.tv, aveva una croce celtica stampata sulla maglietta. Le vittime non hanno ancora effettuato denuncia alle autorità competenti.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/c...116561110.shtml
view post Posted: 30/5/2010, 03:01 Ancora un gay aggredito a Roma, Ha rischiato di perdere un occhio - News
ROMA
Una serata spensierata passata con gli amici nella "Gay street". Ma una volta rimasto da solo, la notte romana ha materializzato un incubo: dietro l’angolo lo aspettava il ghigno dei suoi aguzzini, che lo hanno riempito di botte urlandogli «Frocio di m...». Sono gli attimi di terrore vissuti da un giovane omosessuale a Roma, pestato a sangue nei pressi del Colosseo da un gruppo di quattro o cinque ragazzi.

La vittima, che oggi ha denunciato la vicenda attraverso l’Arcigay, ha persino rischiato di perdere un occhio. Il giovane, un romano di 24 anni residente nell’hinterland capitolino, stava tornando a casa dopo essere stato nel vicino locale della Gay street, il "Coming out". Una volta arrivato alle scale per raggiungere via Cavour e poi la stazione Termini, è stato accerchiato dal gruppo di ragazzi tra i 25 e i 30 anni. La vittima ha subito capito di essere stata seguita. «Sei un frocio di m...», gli urlavano. Lui ha avvertito subito il pericolo e ha lanciato l’Sos chiamando al cellulare il suo compagno. Hanno cominciato a prenderlo a pugni. Poi, una volta finito a terra, gli hanno sferrato calci dappertutto e prima di scappare gli hanno rubato il cellulare.

Dopo poco è arrivato il compagno della vittima e un altro amico. Ma l’incubo non era ancora finito. «In via Cavour, uno dei miei due soccorritori ha chiesto dei fazzoletti in un bar per tamponare il sangue, ma loro si sono rifiutati. Nel frattempo io non ero cosciente e il mio sangue colava», ha spiegato la vittima al suo avvocato Daniele Stoppello. Il ragazzo aggredito - ha spiegato il legale - è stato ricoverato d’urgenza all’Umberto I, riportando diverse ferite, tagli e contusioni al volto e rischiando di perdere l’occhio. «Mi sono sentito la loro cavia», ha detto oggi il giovane omosessuale ricordando sconvolto quei momenti di paura. «L’unico potere che ho in questo momento è quello di denunciare i miei aggressori. Mi auguro la collaborazione di qualcuno, ma spero che nessuno abbia assistito a quanto è successo, perchè sapere che qualcuno ha visto e non parla mi farebbe ancora più male».

L’aggressione è avvenuta in via del Fagutale, sotto la casa dell’ex-ministro Claudio Scajola. E i criminali potrebbero essere stati individuati da eventuali telecamere presenti sul posto. Unanime lo spirito di solidarietà al giovane aggredito e lo sdegno per la vicenda, manifestati da molti esponenti politici, prima tra tutte il ministro Mara Carfagna, dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti e dalla presidente della Regione Renata Polverini. Per il ministro per le Pari Opportunità è indispensabile che «chi ha visto, parli. Lo faccia per assicurare alla giustizia una banda di delinquenti e, se non basta, per riparare all’errore di non essere intervenuto ad aiutare un ragazzo vittima di una barbara aggressione». L’Arcigay di Roma ha lanciato «un appello alle forze dell’ordine affinchè rintraccino i colpevoli di questa aggressione così violenta», perchè «sono troppi i casi di omofobia irrisolti di cui non sono stati individuati i responsabili». Per questo Imma Battaglia, presidente di Gay Project, chiede un incontro urgente tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’assessore Umberto Croppi e tutte le realtà associative gay, lesbiche e trans di Roma. «Siamo di fronte ad un ennesimo grave episodio al quale occorre dare una risposta politica concreta in termini di lotta all’omofobi», commenta.

Per il commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, «gli episodi di violenza quotidiani che sentiamo riportare dalla stampa e che i nostri operatori registrano sul territorio ogni giorno sono un campanello d’allarme di un’escalation di intolleranza e discriminazione nei confronti dei cosiddetti "diversi"». Dall’agosto dello scorso anno, quando una coppia di ragazzi gay fu aggredita di fronte al Gay Village e uno di loro fu ferito da un colpo di bottiglia rotta sferrato all’addomme, nella Capitale si sono verificate diverse aggressioni contro gli omosessuali. L’ultima lo scorso aprile: nella notte un giovane volontario di Arcigay era stato insultato e aggredito da un gruppo di quattro ragazzi a bordo dell’autobus a Trastevere.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...55474girata.asp

E' ora di finirla, non se ne può veramente più.
Bisogna assolutamente fare qualcosa per fermare tutto questo odio e questa violenza!
1115 replies since 30/4/2006