Neda |
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| Vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Beijing del 2008. Detentrice del record mondiale nel misto su 400 metri. Stephanie Rice è una grande campionessa, ma crede ancora che per offendere qualcuno basti usare la parola "frocio". La Rice, 22 anni, ha scritto sul suo Twitter "Suck on that faggots" (che letteralmente significa "Succhiatevi questo froci") dopo che i Wallabies, squadra australiana di rugby, ha battuto il team dei sudafricani Springbook, questo sabato. Subito dopo la nuotatrice australiana ha prontamente eliminato il twit e chiesto scusa. "Ho scritto una cosa su Twitter sabato sera" ha poi detto sul suo sito web "che è stata data dalla foga del momento. Non volevo offendere nessuno, per questo chiedo scusa". A nulla sono valse le scuse però per uno dei maggior sponsor della Rice, la Jaguar che non ci ha pensato due volte a rescindere il contratto con la campionessa e a farla fuori per quello che tutto il web australiano chiama insulto gay. Non solo la Rice non sarà più testimonial del marchio, ma ha anche perso una Jaguard che le era stata data dal valore di circa 100.000 dollari. Sembra che la decisione della Jaguar sia stata presa in seguito al malcontento che in tutto il web (e soprattutto fra i followers della Rice) il twit ha generato.
Il più duro con lei è stato proprio uno dei giocatori che la Rice pensava di sostenere con il suo commento, l'australiano e dichiaratamente gay Ian Roberts, che ha così commentato: "E' una cretina. E chiunque continui a sostenerla come atleta è un cretino anche lui. E lo dico davvero con molta amarezza. Che scema. E se i suoi sponsor non faranno qualcosa al riguardo, sono cretini anche loro".
Matthew Mitcham, nuotatore gay australiano anche lui campione olimpico, si è invece espresso in difesa della sua collega: "So per certo che non è un'omofoba, siamo ottimi amici. E' stata semplicemente una scelta di parole molto infelice. Alcune persone quando usano parole come queste non si rendono conto di quanto possano essere offensive. E' una cosa che sta molto a cuore a tantissime persone gay che nel corso degli anni hanno cercato di cambiare questa mentalità e anche questi modi di dire. Per me non sono parole offensive, ma so che altre persone che non fanno parte della nostra generazione le ritengono tali; e bisogna tenere in conto anche loro".
Fonte: Gay.TV
Conclusione: L'omofobia porta sfiga!
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