Che i gay nel calcio ci siano o meno, Fabio Capello non si scandalizza di certo. Per l'attuale commissario tecnico della nazionale inglese, non c'è nulla di strano, ma proprio niente. In genere, si sa, sport è sinonimo di mascolinità, dunque è più difficile pensare a un omosessuale nel pallone che magari nel mondo dello spettacolo o della moda. Ma l'ex allenatore di Milan, Juventus, Roma e Real Madrid non la pensa affatto così.
«Non so perché ci sia grande scandalo quando si parla di giocatori gay. Forse in generale si pensa che il mondo dello sport sia più portato a una certa mascolinità». E' questa l'opinione del ct della nazionale d'Inghilterra, Fabio Capello, a proposito del dibattito sulla presenza di calciatori omosessuali nel campionato italiano. «I gay sono persone normalissime - ha detto ancora Fabio Capello a margine della presentazione del libro "Passo doppio. Ricordi di vita, di calcio e di tivù", scritto dal giornalista Luigi Roberto Colombo - qualcuno è anche molto intelligente e potrebbe dare dimostrazioni di grande capacità intellettuale e organizzativa nel mondo del lavoro. Non vedo perché ci si debba scandalizzare o essere contrari alle persone gay».
Concetto più che chiaro dunque, in un periodo in cui tanto si parla di omosessualità tra i vip, soprattutto dopo l'outing delle scorse settimane del cantante Tiziano Ferro. A dire il vero, la pop star italiana non è stata l'unica del mondo della musica a fare dichiarazioni di questo tipo. Qualche mese fa, infatti, era toccato a Ricky Martin, artista che se possibile è ancora più famoso nel mondo del nostro bravo Tiziano.
Insomma, nel mondo della musica sono sempre di più quelli che dichiarano la propria omosessualità. Nel mondo del calcio, evidentemente, è un tabù ancora difficile da sfatare. Ma sono scelte personali, s'intende. Magari qualcuno aspetta tempi più maturi.
http://www.newnotizie.it/2010/10/15/capell...mi-scandalizzo/Era ora che qualcuno nel mondo del calcio ci schierasse contro l'omofobia! Bravo Fabietto!!!
